Cos’è il Coaching?

Se lo chiedono in molti, pochi sono in grado di fornire una risposta esaustiva e chiara.

Soffermiamoci sulla particella inglese “ing”: suggerisce che tale disciplina – perché di disciplina si tratta, essendo regolamentata da una serie di norme e comportamenti – e scienza – sì, ha un forte fondamento scientifico sul quale non si può certo sorvolare e che corrisponde alle solide fondamenta della materia – sia in divenire. In divenire poiché la danza del coaching coinvolge coach e coachee in un’affascinante scoperta del sé che segue sì un metodo con la mobilità della rotta.

Metodo. È questa un’altra parola fondamentale del coaching. Proviamo allora a raccontare questo mondo straordinario, almeno per me, attraverso 3 parole chiave.

Disciplina. Ho imparato tutto presso la Erickson Coaching International, nata a Toronto ma con sedi in tutto il mondo. Sin dalle prime lezioni abbiamo imparato a comportarci come coach, ad acquisire gli strumenti base della disciplina, a seguirne le norme appunto che fanno di un coach un osservatore in grado di accompagnare il proprio coach alla ricerca di soluzioni e risorse. Abbiamo imparato a controllare le nostre stesse emozioni e a generare spazio in noi perché l’altro si sentisse accolto, capito e soprattutto ascoltato. Mai giudicato.

Scienza. Eh già. Ogni aspetto del coaching secondo il metodo della Erickson, una dei pochi istituti che rilascia certificazioni da oltre quarant’anni, è stato sviluppato a seguito di una rivoluzionaria ricerca scientifica dei primi anni Ottanta. Tali studi riguardavano in particolar modo uno dei nostri più importanti organi, il cervello, e la sua capacità di andare a caccia di soluzioni, di aprirsi a nuovi scenari se solo ne viene data l’opportunità. 

Metodo. Esatto. Metodo vuol dire esercizi, capacità di ascolto, domande ben poste, individuazione di alcune abitudini del coachee che aiutano a procedere in direzione dell’obiettivo. Metodo vuole altresì significare individuare insieme un obiettivo e raggiungerlo attraverso un piano attivo e concreto e rimuovendo gli ostacoli che lungo il cammino possono palesarsi. Un cammino orientato al futuro e all’ottimismo.